A meno di un anno dai Mondiali di calcio 2026, che verranno ospitati da Canada, Messico e Stati Uniti, l’UNODC (ufficio dell’ONU contro la droga e il crimine) ha lanciato un allarme circa i rischi di possibili combine e, più in generale, di scommesse illegali durante l’evento. A tale scopo, è partita la formazione delle forze dell’ordine dei Paesi interessati.

Secondo l’UNODC, si rischia un giro d’affari superiore a quello legale
Mondiali di calcio 2026 a rischio combine?
Il titolo è forte e il rischio sembra lontano, poiché un mondiale di calcio è una vetrina enorme. Eppure, se l’ufficio dell’ONU che si occupa di droga e crimine ha lanciato l’allarme, c’è da prenderlo molto sul serio. Secondo l’UNODC, il rischio di un notevole incremento del gioco illegale è forte, non solo per il potenziale volume di affari.
Secondo Ronan O’Laoire, che guida il Programma Anticorruzione e Sport dell’ONU, le possibili ramificazioni delle organizzazioni criminali che stanno dietro a diversi siti off-shore potrebbero arrivare a cercare di organizzare combine. Secondo alcune stime dell’agenzia, durante l’evento il mercato illegale potrebbe anche superare, come volume di gioco, quello delle scommesse sportive legali. Questo per la portata dell’evento e per la crescente diffusione di siti sprovvisti di licenze credibili.
A tale scopo, l’United Nations Office on Drugs and Crime (UNODC) è già partito con uno specifico percorso di formazione delle forze dell’ordine dei Paesi che ospiteranno i Mondiali di calcio 2026, ovvero Messico, Canada e USA, allo scopo di dotarle degli strumenti e del know how necessari a riconoscere e contrastare possibili fenomeni di match fixing o di gioco illecito.
Il possibile volume d’affari dei Mondiali 2026
Per noi italiani, il Mondiale di calcio 2026 appare lontano, o forse siamo noi a non volerci ancora pensare. La ragione è la nostra Nazionale, alle prese con un percorso di qualificazione divenuto difficile, con lo spettro concreto del terzo mondiale consecutivo vissuto da spettatori, dopo le mancate qualificazioni del 2018 e del 2022. Certo, nel caso che l’Italia si qualificasse, anche l’interesse per le scommesse schizzerebbe verso l’alto.
Ovviamente, una presenza della Nazionale Azzurra all’evento sarebbe positiva anche per la FIFA, visto che vedrebbe aumentare l’attrattiva dell’evento e il pubblico potenziale. Si pensi che, senza l’Italia presente, i Mondiali 2022 in Qatar hanno fatto registrare un volume d’affari stellare, da ben 35 miliardi di dollari considerando solo il mercato legale. Le stime per il 2026 sono di una decisa crescita, ma con un’incognita.
Il rischio paventato dall’ONU è che il volume di giocate del black market possa superare quello del mercato legale, rischio che tutti vogliono evitare, ma si tratta di una lotta molto difficile. La speranza è che le tecnologie e gli strumenti avanzati, sviluppati anche grazie all’uso di intelligenza artificiale, possano aiutare nell’identificazione rapida e nell’oscuramento dei siti illeciti, abbassando anche il rischio di combine.