Il Lotto “moderno” compie 20 anni e si prepara alla nuova gara

Il 5 maggio del 2005 si scriveva un pezzo di storia di un gioco che è inesorabilmente parte della nostra cultura popolare: il Lotto, che veniva proposto per la prima volta con estrazione automatizzata. Da allora, la tecnologia ha fatto altri passi da gigante, ma il suo fascino è rimasto intatto. E ora arriva un’asta miliardaria per la nuova concessione.

Palline del lotto e logo il Lotto

A 20 anni dalla prima estrazione automatizzata, il Lotto verso una nuova era

Gioco del Lotto: dalle origini alla tecnologia

Lo spunto lo ha dato un anniversario importante, ovvero quello della prima estrazione automatizzata. Il 5 maggio scorso, infatti, ha compiuto 20 anni la prima volta in cui a estrarre i numeri del Gioco del Lotto non era più un bambino bendato, ma un’urna elettronica. Anche allora i puristi storcevano un po’ il naso, ma è così che va la storia e non certo solo quella del Lotto.

Il sistema automatico era insieme più pratico e anche sicuro, rispetto all’estrazione manuale, che si trascinava fin dalle origini del gioco. A tal proposito, è il caso di ricordare un particolare che a molti italiani sfugge: nonostante Napoli sia la città che ha creato buona parte dei miti e delle leggende del Lotto, esso non nacque nella città partenopea, ma a Genova.

Era il 1576, quando le Leges novae di Genova stabilivano l’estrazione a sorte di cinque membri dei Serenissimi Collegi, la massima carica della città. Le scommesse su chi sarebbero stati gli eletti tra 120 patrizi genovesi furono talmente corpose che venne deciso di istituzionalizzarle per aumentare gli introiti pubblici. Poi la cosa si diffuse in altre città, tra cui ovviamente Napoli, che creò vari miti tra cui la famosa “Smorfia”.

La nuova sfida (miliardaria) del Lotto

Da allora è passata moltissima della proverbiale acqua sotto i ponti, sia per la concorrenza che nel frattempo è aumentata in termini di giochi per soldi veri, sia per l’evoluzione tecnologica. Il fascino del gioco, però, è pressoché intatto anche perché genera sempre volumi di gioco altissimi. Ne consegue che la corsa per aggiudicarsi la nuova concessione sia un momento economicamente rilevante.

Non è un segreto, infatti, che dalla gara per l’aggiudicazione della nuova concessione per il Gioco del Lotto, il Governo Meloni voglia ricavarci almeno un miliardo di euro, che è dichiaratamente la base d’asta. Vedremo a quanto arriverà, la corsa a due tra IGT e Sisal, ovvero gli unici due soggetti rimasti in lizza per aggiudicarsi la gestione del Lotto nei prossimi 9 anni.

IGT, multinazionale di cui il Gruppo De Agostini conserva un 42,6% di proprietà, è il concessionario uscente. Sisal vi partecipa invece come parte del gruppo Flutter Entertainment, altro colosso molto ambizioso dello scenario italiano del gioco pubblico. Il bando per la presentazione delle due offerte (una economica e l’altra tecnica) è scaduto il 17 marzo scorso. Si attende comunicazione ufficiale di ADM.

Domenico Gioffrè
Una delle cose che più adoro del mio lavoro è che in esso la forma è sostanza, in tutti i sensi. E per questo va ricercata, curata, coccolata.
Scritto da: Domenico Gioffrè