Truffa del sì: come funziona la nuova minaccia e come difendersi

Fra le truffe più diffuse e subdole degli ultimi tempi c’è la cosiddetta “truffa del sì”, un esempio di telemarketing aggressivo e ingannevole che può portare diversi guai a chi, inavvertitamente, ci casca. Si tratta infatti di un raggiro che avviene tramite telefono e che viene usato per attivare in modo fraudolento contratti di fornitura di energia elettrica, ai danni di vittime del tutto inconsapevoli.

Truffa call center

Cos’è e come funziona la truffa del sì, raggiro telefonico molto diffuso negli ultimi tempi.

Cos’è la truffa del sì e come funziona

L’arrivo del mercato libero dovrebbe, in teoria, portare maggiori vantaggi per l’utente, ma non sempre è così. Proprio il passaggio al mercato libero, infatti, già avvenuto in Italia per il gas e ormai prossimo anche per l’energia, è divenuto un’occasione che i malintenzionati hanno colto al volo, con l’utilizzo di metodi ingannevoli per attivare contratti non richiesti, con conseguenti brutte sorprese per i diretti interessati.

Il caso più eclatante è quello della truffa del sì, che esisteva già ma che negli ultimi mesi è tornata in auge, con diversi episodi di cronaca che ne hanno evidenziato la gravità, soprattutto per la modalità con cui si concretizza. Lo strumento è infatti quello del telemarketing aggressivo dei famigerati call center, che prendono d’assalto gli utenti per proporre servizi di ogni tipo.

L’aspetto preoccupante di questo inganno è che all’utente viene posta una domanda magari generica o, comunque, non attinente a contratti e utenze, come ad esempio “Lei è il signor X”? Alla risposta affermativa, il “sì” che viene pronunciato dall’ignaro utente viene estrapolato dal contesto e montato ad arte, per simulare l’assenso alla sottoscrizione di un nuovo contratto di fornitura energetica.

Come difendersi dalla truffa del sì

In tempi di truffe effettuate tramite video generati grazie ad avatar e Intelligenza Artificiale, e in cui peraltro la tecnologia è talmente diffusa che chiunque può creare dei deepfake perfetti, l’idea che qualcuno possa utilizzare la nostra voce per simulare un consenso di cui siamo del tutto ignari rimane comunque assai inquietante. E allora, come evitare la truffa del sì? Ci sono dei rimedi che si possono mettere in atto.

Giovanni Riccobono, esperto in energia dell’associazione Consumerismo, suggerisce di evitare risposte istintive a domande concepite per indurci a rispondere semplicemente “sì” o “no”, per poi montare ed utilizzare quelle parti di audio ai nostri danni. Nella fattispecie, a domande come “Lei è il signor Rossi?” bisogna evitare di rispondere in monosillabi e preferire soluzioni come “Sono io, con chi parlo?” e cose di questo genere.

Nel momento in cui dovesse comunque accadere di vedersi attivati nuovi contratti di forniture che non sono stati richiesti, bisogna sporgere reclamo all’azienda e richiedere copia integrale della registrazione telefonica, quindi verificarla attentamente. In caso che l’alterazione sia confermata, l’annullamento del contratto si richiede tramite raccomandata. Inoltre, è il caso di sporgere anche regolare denuncia, per tutelarsi anche da futuri utilizzi impropri dei propri dati personali.

Nino Lucchesi, l'autore di Truffa.net
Nel mio lavoro quotidiano ho un solo e unico obiettivo: evitare che i lettori possano incappare in truffe o raggiri online.
Scritto da: Nino Lucchesi