Una sorta di anagrafe globale di giocatori e scommesse piazzate, che rispetta la privacy. Un sistema di identificazione del gioco problematico e l’organizzazione di piani per il gioco responsabile. Una moratoria che obbliga gli operatori a dichiarare criteri e scopi delle sponsorizzazioni sportive. Sono, in sintesi, tre progetti di legge sul gioco che hanno avuto l’ok dalla Commissione Europea.

Tre progetti di legge sul gioco hanno l’ok della Commissione Europea
CE concede l’ok a tre progetti di legge sul gioco
Quella che stiamo vivendo è un’era cruciale, per l’industria del gioco. Dopo le varie regolamentazioni nazionali, il boom iniziale e le crisi successive, il mercato è ormai maturo e, ormai da qualche anno, ha intrapreso un percorso nella direzione della sostenibilità. Vanno proprio in tal senso tre progetti di legge sul gioco che hanno appena avuto il via libera dalla Commissione Europea.
I progetti hanno dovuto rispettare il canonico periodo dei tre mesi di Stand Still, durante il quale ognuno degli stati membri può produrre osservazioni o richiedere chiarimenti. Superata tale fase, arriva l’ok da parte della CE. Così è stato per i tre progetti in questione, due dei quali presentati dalla Lituania e uno da Cipro. Il primo progetto lituano riguarda una sorta di anagrafe globale.
Si tratta di un database che raccoglierebbe sia i dati dei giocatori che delle scommesse refertate in una piattaforma per gli operatori, ma con sistemi di protezione dei dati per prevenirne usi errati. Il secondo progetto lituano, realizzato anch’esso dal Direttore del Servizio di Vigilanza sul Gioco, propone un sistema per identificare i casi di gioco problematico e organizzare strategie di gioco responsabile.
Cipro: il progetto sulle sponsorizzazioni sportive
Il terzo progetto, l’unico proposto da Cipro, lo abbiamo lasciato per ultimo perché presenta aspetti che ispirano un confronto con la situazione italiana. Come saprete già, nello scorso marzo la Commissione Cultura del Senato ha approvato una prima risoluzione che potrebbe portare all’abolizione del divieto di pubblicità sul gioco d’azzardo e a quello delle sponsorizzazioni sportive da parte di aziende sempre di questo settore.
La proposta di legge di Cipro modifica le norme in materia di sponsorizzazioni di carattere sportivo, obbligando gli operatori a rendere pubblici, sul proprio sito, i criteri in base ai quali si concede una sponsorizzazione, sia essa a una società sportiva che a un evento benefico o di rilevanza sociale. Inoltre, secondo quanto previsto da questa proposta di legge, gli operatori dovrebbero comunicare anche gli importi delle stesse sponsorizzazioni.
Un’ipotesi del genere può essere una buona base di partenza per favorire o accelerare una riapertura alle sponsorizzazioni anche nel nostro paese. D’altra parte, come è noto, il Decreto Dignità è stato aggirato in ogni modo possibile, ma comunque c’è stato un danno economico rilevante soprattutto per il calcio italiano. Con un’operazione improntata alla massima trasparenza, anche diversi critici potrebbero cedere.