Gioco online: giro di vite di ADM su totem nei luoghi pubblici

Una circolare dell’Agenzia Dogane e Monopoli alle sue direzioni territoriali ha annunciato un ulteriore giro di vite contro il gioco illegale. Infatti, è stata vietata l’installazione di totem e telematici e altri device elettronici in luoghi pubblici, per scongiurare il pericolo di collegamenti con siti non autorizzati che bypassino il sistema concessorio di ADM. Un duro colpo per le offshore.

Logo ADM e fiches da casinò

ADM ripristina il divieto di installazione totem in luoghi pubblici

ADM: stop a totem e device in luoghi pubblici

Quella contro il gioco illegale è una lotta difficile, spesso impari, ma in questo caso le istituzioni italiane hanno segnato un buon punto a favore. L’Agenzia Dogane e Monopoli (ADM) ha rilasciato una circolare destinata alle sue direzioni territoriali, in cui si ufficializza un nuovo divieto assoluto. Da oggi, nei luoghi pubblici, sarà vietata l’installazione di totem telematici e altri device elettronici.

Il provvedimento riguarda anche personal computer inseriti all’interno dei suddetti totem o di altri dispositivi, che possano permettere una connessione a internet al loro interno e permettere così di collegarsi potenzialmente a siti di concessionari sprovvisti di alcuna concessione per il gioco legale. La circolare segna una ripresa delle “ostilità” dopo una recente sentenza della Corte Costituzionale che aveva segnato un punto in favore dei siti offshore.

Il 10 luglio scorso, la Consulta aveva dichiarato illegittimo un divieto contenuto nel vecchio Decreto Balduzzi, datato 2012, ovvero quello di installare apparecchiature collegate alla rete nei luoghi pubblici. Il nuovo provvedimento interviene a difesa della salute dei giocatori e a tutela degli operatori che partecipano direttamente al sostentamento del settore gioco online, pagando tasse e concessioni, contrariamente ai siti offshore.

Obiettivo: proteggere il sistema concessorio

Il problema della tutela del sistema concessorio è fondamentale, sia perché il gioco illegale è generalmente privo di protezione per i giocatori, sia per l’enorme danno economico ed erariale che comporta. Se si pensa che lo stato italiano ha messo in vendita concessioni a 7 milioni di euro ciascuna per il gioco pubblico, è chiaro che ADM non poteva stare ferma dopo la sentenza della Consulta.

Un punto fondamentale del piano architettato da ADM nella circolare da poco uscita ruota intorno al reato di intermediazione, punito dalla Legge 401 del 1989. La nuova cornice di regole di ADM prevede un controllo da parte del personale operante, che deve vigilare sulle giocate degli avventori e trasmettere eventuali notizie di reato o altre violazioni in tema di gioco d’azzardo alla Procura della Repubblica.

Un altro aspetto importante riguarda anche i siti in possesso di regolare concessione ADM per il gioco a distanza. Il divieto di installazione in luoghi pubblici di totem telematici e altri dispositivi collegabili alla rete, vale anche per loro. Nel momento in cui lo strumento utilizzato per collegarsi a un sito legale è il medesimo che può venire usato per uno offshore, la violazione resta e comporta la decadenza della concessione.

Nino Lucchesi, l'autore di Truffa.net
Nel mio lavoro quotidiano ho un solo e unico obiettivo: evitare che i lettori possano incappare in truffe o raggiri online.
Scritto da: Nino Lucchesi