Le novità del 2024 sul riordino del gioco online

Non siamo ancora ai provvedimenti definitivi, ma il riordino del gioco online approvato dal Consiglio dei Ministri è un passo fondamentale per il settore. Nel corso del dibattito parlamentare potranno venire apportati dei cambiamenti, ma la strada è tracciata. Vediamo quali saranno le principali novità e i cambiamenti più importanti, dal costo delle licenze alla nascita del registro dei PVR.

Ministero e bandiera italiana

Riordino del gioco online: in cosa consiste e quali saranno i principali cambiamenti

Riordino del gioco online: cosa cambia

Nell’ultima seduta del Consiglio dei Ministri del 2023, quindi proprio in extremis, è stato approvato un provvedimento fondamentale per il settore dei giochi. Non si tratta del riordino globale promesso, ma diciamo di una prima parte, quella che il Governo Meloni riteneva più urgente: il riordino del gioco online. L’approvazione è avvenuta in esame preliminare e dovrà essere sottoposta al dibattito parlamentare.

Il testo, che di fatto rappresenta il nuovo quadro regolatorio nazionale per la disciplina italiana del gioco pubblico, si occupa come detto del solo gioco a distanza. Più avanti è previsto anche qualcosa di analogo per il gioco fisico. Il primo aspetto che è stato messo nero su bianco è quello relativo alle nuove concessioni, che avranno una durata massima di 9 anni con esclusione di rinnovo.

Oltre ai requisiti generali di solidità economica e patrimoniale, e a più rigidi requisiti in termini di antiriciclaggio, i concessionari dovranno pagare un costo una tantum di 7 milioni di euro per ogni singola licenza richiesta. Si tratta di un aumento sostanziale: il costo precedente per singola concessione era infatti di circa 250.000€. I concessionari dovranno poi versare annualmente un canone pari al 3% del margine netto operativo.

Il nuovo panorama del gaming online

Un siffatto aumento di costi e di requisiti richiesti avrà come conseguenza una metamorfosi del mercato, che vedrà quasi certamente la rinuncia di molti piccoli e medi operatori. L’obiettivo (non dichiarato) dell’esecutivo è di ridurre sensibilmente il numero dei concessionari con cui dialogare, portandoli da quasi 90 a circa una ventina. Accanto a ciò, però, anche il Governo ha promesso qualcosa.

Come ampiamente anticipato dalla stampa, viene notevolmente rinforzata l’attività di contrasto al gioco illegale. Agenzia Dogane e Monopoli (AdM) e Guardia di Finanza stileranno e aggiorneranno le liste dei siti di gioco legale, ma soprattutto di quelli a cui è vietato l’accesso. In tal senso, sono previste sanzioni da 30.000 a 180.000 euro per la violazione di questi divieti, da parte di provider e operatori telefonici.

Altri due sono poi i provvedimenti importanti adottati all’interno del riordino del gioco online. Il primo riguarda l’istituzione di un albo in cui sarà obbligatorio registrare ciascun apparecchio per l’attività di punti vendita ricariche (PVR). Infine, viene istituita la Consulta Permanente dei giochi pubblici, per monitorare le attività di gioco, il rispetto degli obblighi di tutela del giocatore e altre rilevazioni importanti sul mercato.

Nino Lucchesi, l'autore di Truffa.net
Nel mio lavoro quotidiano ho un solo e unico obiettivo: evitare che i lettori possano incappare in truffe o raggiri online.
Scritto da: Nino Lucchesi