Amazon nei guai: denunciata per pubblicità ad app casinò illegali

Ha destato un certo scalpore, la denuncia nei confronti di Amazon negli Stati Uniti d‘America. Il motivo sarebbe la pubblicità concessa ad app da casinò non autorizzate. Si tratta di app di slot online che si giocano con fiches virtuali, le quali però vengono acquistate tramite denaro reale. Il colosso di Jeff Bezos rischia ora di dover pagare pesantissimi risarcimenti.

Rullo di slot, logo Amazon

Amazon denunciata negli USA per promozione di app casinò online

Amazon nei guai per pubblicità ad app casinò

Il tema è delicato perché borderline, ovvero si tratta di un business che viaggia su un filo sottile tra ciò che è lecito e ciò che non lo è. Parliamo delle app di casinò social, slot online gratuite che non offrono gioco per soldi veri ma solo con fiches virtuali. Ma tali fiches, una volta esaurita la dotazione gratuita, sono acquistabili tramite denaro reale.

Ed è proprio su questa buccia di banana che è scivolata Amazon, il colosso online di Jeff Bezos che è stato denunciato per la promozione di queste app che, proprio per la loro natura, rischiano di essere equiparate a piattaforme che offrono gioco per denaro reale. La denuncia è avvenuta in USA e prende spunto da una sentenza della Corte d’Appello, che dichiarava illegali le app di casinò social.

La denuncia, partita da un signore del Nevada a cui poi si sono aggiunti altri querelanti, ha trovato appoggio in un grosso studio legale di Chicago. Amazon per adesso ha preferito non rilasciare commenti ufficiali sulla vicenda, ma class action del genere già in passato hanno prodotto grossi risarcimenti e il rischio c’è, anche per la situazione del gioco pubblico in USA è molto particolare.

Casinò social: come funziona in USA e in Italia

Negli Stati Uniti, per molti anni, la lobby dei casinò terrestri comandata dal presidente di Las Vegas Sands Sheldon Adelson aveva opposto grande resistenza alla legalizzazione del gioco online. Il divieto, che vigeva dalla legge UIGEA del 2006, è stato tuttavia superato gradualmente. Già nel 2016 persino esponenti dell’FBI definivano il proibizionismo come un errore, mentre nel 2018 era caduto il divieto di scommesse sportive.

Oggi, molti stati USA hanno legalizzato il gioco e le scommesse online, ma quella dei casinò social è una zona grigia, che infatti potrebbe venire considerata come reato perché sono sempre vietate transazioni monetarie verso i siti di gioco d’azzardo, se non autorizzati. E, qualora una sentenza equiparasse tali app a veri e propri siti di gambling, gli scenari per chi li promuove potrebbero essere brutti.

E in Italia, come funziona? Questo genere di app, i già citati casinò social che sono in teoria gratuiti ma consentono e invitano ad acquisti in-app, non è normato nel nostro paese. Tuttavia, come ha fatto notare l’avvocato Stefano Sbordoni ad Assopoker, se nel meccanismo delle vincite è in qualche modo coinvolto del denaro reale, tali app dovrebbero sottostare alle normative ADM sul gioco.

Nino Lucchesi, l'autore di Truffa.net
Nel mio lavoro quotidiano ho un solo e unico obiettivo: evitare che i lettori possano incappare in truffe o raggiri online.
Scritto da: Nino Lucchesi