Truffa Dragon Ball: chi c’è dietro, come fare per evitare guai

Di truffe e raggiri è pieno il mondo di oggi. Alcune sono più grezze e altre più raffinate, ma la cosiddetta Truffa Dragon Ball non sembra avere precedenti, per bizzarria. La cosa ha iniziato a circolare su alcuni social network nel febbraio scorso ma ancora oggi, seppure non vi siano notizia di vittime su larga scala, è una minaccia reale.

Personaggio Goku e punti esclamativi

Goku che chiede 500€ via WhatsApp: ecco l’ultima truffa online

Truffa Dragon Ball: di che si tratta

Il mondo delle truffe e delle frodi è sempre estremamente variegato, per argomenti, strumenti di diffusione, target di riferimento. Quest’ultimo aspetto è cruciale per capire il senso di una delle truffe online più strambe che siano apparse negli ultimi anni, eppure considerata una minaccia reale: la cosiddetta truffa Dragon Ball. Come dice lo stesso nome, si tratta di un qualcosa architettato intorno al popolare cartone.

Nato come manga dalla fantasia del fumettista Akira Toriyama nel 1984, Dragon Ball è diventato poi un cartone popolare in tutto il mondo a partire dalla seconda metà degli anni ’90, ma ancora seguitissimo ai giorni nostri. Dunque, potenzialmente, si tratta di un soggetto familiare per una larga fascia di giovani o ex tali, da chi lo era stato negli anni passati a chi lo è oggi.

Ciò conferisce senso a un tipo di truffa che sembra non averne, e che invece trae forza dalla enorme popolarità del suo protagonista. Nello scorso febbraio, su WhatsApp e Telegram hanno iniziato a circolare messaggi da parte di un fantomatico Goku, in cui si dice “Ciao, sono Goku. Sto per affrontare Freezer, ma ho finito i fagioli senzu. Mandami 500€ subito con Postepay o la Terra è spacciata”.

Cosa non fare con il messaggio di Goku

Ad oggi, non ci sono notizie certe sul numero di persone che sono cascate in quello che sembra uno scherzo, ma che è una truffa a tutti gli effetti. Per capire meglio di cosa parliamo, basta fare un salto in una delle tante pagine social che hanno lanciato l’allarme, che sono piene di messaggi divertiti, tra i quali alcuni recitano: “e se invece fosse veramente Goku e tu non l’hai aiutato?”

Ci può essere chi manda dei soldi per scherzo, oppure chi risulta divertito dalla cosa e interagisce con il misterioso mittente: niente di più sbagliato. La prima cosa da fare è un’opportuna segnalazione alla Polizia Postale, ovviamente dopo essersi curati di non rispondere affatto al messaggio. Bisognerebbe infatti ricordare che chi è dall’altra parte del dispositivo mobile è qualcuno che ha architettato la truffa e potrebbe approfittarne.

Cliccare – anche inavvertitamente – su un link è un attimo, dunque bloccare e/o ignorare (oltre che segnalare, come già detto) è l’imperativo categorico. Inoltre, è il caso di avvisare tutte le persone che conosciamo, in particolare chi potrebbe essere più fragile o esposto a un tentativo del genere. E poi, per rimanere nello spirito leggero su cui si basa la truffa, Goku non chiederebbe mai aiuto così.

Nino Lucchesi, l'autore di Truffa.net
Nel mio lavoro quotidiano ho un solo e unico obiettivo: evitare che i lettori possano incappare in truffe o raggiri online.
Scritto da: Nino Lucchesi