In estate, tradizionalmente, isole incantevoli come Ibiza e Santorini sono mete sempre popolarissime per il turismo, italiano e internazionale. Non è dunque così sorprendente che ciò attiri anche gli appetiti di criminali e malintenzionati. E allora occhio alla truffa Ibiza e alla truffa Santorini, ovvero alle varie modalità con le quali i turisti di queste località vengono presi di mira.

Ibiza e Santorini attirano molti turisti ma anche diversi truffatori
Truffa Santorini: occhio a queste cose, in Grecia
Quella dei furti e delle frodi ai turisti nelle località di villeggiatura è una sorta di multinazionale, che si presenta puntualmente in periodo di grandi flussi come l’estate. Si può parlare quindi di truffa di Ferragosto e oggi ci concentriamo su due isole molto popolari, nei gusti sia dell’utenza italiana che estera: Santorini e Ibiza. Ognuna con le sue peculiarità, che spesso si concretizzano in specifici tentativi di approfittarne.
Forse la “truffa Santorini” per definizione è la truffa della fotografia, anche perché la Grecia è piena di paesaggi e viste incantevoli, perfette per uno scatto. Può capitare che vi si avvicinino delle persone del posto, che vi chiedono di fare una foto con la loro fotocamera. Quindi, dopo che avete scattato la foto e restituita la fotocamera, loro la fanno cadere di proposito per poi accusarvi del danno, chiedendovi del denaro.
Il consiglio è dunque di non accettare di far foto ad altri, in particolare ai locali. Allo stesso modo, può capitare che vi caschi sulla spalla della pasta biancastra, che vi indurrà a guardare in alto a caccia di qualche volatile. Si tratta della cosiddetta “truffa della cacca di uccello”, tramite la quale i soliti personaggi del posto si offriranno di ripulirvi, cercando al contempo di derubarvi.
Truffa Ibiza: i pericoli nell’isoletta spagnola
Anche Ibiza è una location in cui i turisti vengono presi di mira spesso e volentieri dai malintenzionati. Ci sono dunque frodi specifiche e altre che invece sono abbastanza in comune con posti come Santorini. Una di queste, ad esempio, è la truffa del taxi. A Ibiza è molto comune usufruire dei taxi, in particolare per raggiungere le sue famose “disco”, ma potremmo incorrere in tassisti disonesti che applicano sovrapprezzi.
Una “truffa Ibiza” tipica è invece la truffa dell’hotel inesistente. Ci sono casi di finti siti di hotel per ingannare i potenziali avventori, con prenotazioni che poi si rivelano inesistenti, o sono persino inesistenti gli hotel. Per evitare di diventare vittime di tale inganno, si consiglia di usare solo piattaforme ben note e consolidate, come Booking, Trivago, Expedia e Tripadvisor.
Sempre a Ibiza, potrebbero verificarsi altri tentativi di truffa in prossimità dei vari ATM, ovvero i punti di prelievo bancomat. Qui potreste imbattervi in potenziali “aiutanti”, che provano a convincervi che esistono modi per evitare di pagare tasse locali sui prelievi. Nulla di più falso: nel frattempo cercheranno di guardare il pin mentre lo state digitando o, peggio ancora, di leggere le vostre carte di credito con uno skimmer.
Truffe di Ferragosto: come difendersi
A Ferragosto, ci si vorrebbe solo rilassare e svagare, privilegiando una delle due cose anche in base alla destinazione scelta. Quello ibizenco è un turismo generalmente giovane e attirato dalle famose discoteche dell’isoletta balearica. L’affluenza nei night è tale che ciò sta anche creando problemi nella gestione delle emergenze. Anche Santorini ha bellissimi locali notturni, ma il target della location greca è leggermente diverso. Ciò che non cambia è la soglia di attenzione da tenere: molto alta.
Ecco allora alcuni consigli di base da seguire. Per quanto riguarda la truffa del taxi, per esempio, è il caso di assicurarsi che l’autista abbia attivato il tassametro, ma soprattutto è consigliabile fare prima una ricerca sul percorso, in modo da capire se il tassista provi ad allungarlo per estorcere più denaro. Per gli ATM, non accettate mai aiuto da qualcuno e, nel caso, proteggete lo schermo mentre digitate il pin.
Quella di tenere ben nascosti documenti e carte di credito è una ottima difesa sia in questo caso che in quello già citato della “cacca di uccello”, perché renderà più difficile il compito ai borseggiatori. In generale, in caso di qualsiasi sospetto, cercate sempre contatto con la polizia locale, che conosce molto bene tutte le tipologie di truffe ai turisti.