Dava ai clienti la sensazione di poter controllare il progresso dei guadagni tramite un sito di comodo. Poi, però, quando questi provavano a prelevare una qualsiasi somma, arrivavano i problemi e le mille giustificazioni per cercare di prendere tempo. Scoperta la truffa finanziaria di un finto broker a Ravenna, denunciata anche una complice che lo aiutava a gestire i clienti.
Il truffatore mostrava ai clienti il finto progresso dei guadagni
Finto broker: così truffava i clienti a Ravenna
Il sistema non era di quelli super-sofisticati, ma tanto bastava per funzionare e truffare diversi ignari investitori per oltre 200mila euro totali. Si partiva con la promessa di guadagni molto elevati, proposte a degli utenti che si recavano in questo centro di elaborazione dati che offriva servizi di adempimenti fiscali. Così, grazie ad alcune complicità e all’inevitabile passaparola da parte dei primi entusiasti clienti, questo finto broker aveva imbastito una gran truffa.
La parte più “smart” di questa truffa, che la rendeva molto più credibile agli occhi delle ignare vittime, era un sito web creato appositamente dal finto broker. Su questo sito, i clienti potevano consultare dei dettagliati report sui guadagni realizzati. Peccato che fossero ovviamente report inventati, ma le vittime non se ne accorgevano fino a quando non chiedevano di prelevare o di riavere indietro il capitale investito.
Qui partiva un tran-tran di scuse accampate, parlando ora di ritardi burocratici ora di presunti controlli antiriciclaggio. Alla lunga, la faccenda finisce nei radar del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Ravenna, che parte con intercettazioni ambientali e poi con perquisizioni, finendo per sgominare il sistema, che trasferiva le somme investite dai clienti in conti esteri, poi nella disponibilità dei criminali per loro esigenze personali.
Come riconoscere e segnalare le truffe finanziarie
L’uomo è stato arrestato con l’accusa di esercizio abusivo dell’attività finanziaria, ma anche di truffa aggravata. Coinvolta anche una complice che lo aiutava a gestire i clienti e due professionisti ravennati che avevano dato ospitalità al finto servizio. L’aspetto più irritante della vicenda è che buona parte delle vittime era costituita da persone che avevano perso la casa durante l’alluvione.
In questo caso, il sistema fraudolento è stato scoperto grazie alle denunce di alcuni utenti truffati, all’opera investigativa del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Ravenna e alla Guardia di Finanza, che si è quindi mossa su indicazioni del Tribunale di Ravenna. Ma come fare a non diventare vittime di casi analoghi? Ci sono diversi sistemi, come usufruire del servizio offerto dalla Lega Consumatori.
In alternativa, ci sono servizi di segnalazione truffe sul sito di Borsa Italiana, ma anche su Banca d’Italia, AGCOM e Polizia Postale. Ci sono poi alcuni accorgimenti da usare sempre, prima di sottoscrivere qualsiasi investimento. Mai fare tutto di fretta, prendersi del tempo per fare delle opportune verifiche sul nome del broker e dell’azienda o banca a cui si appoggia. Se invece vi mettono fretta, è il caso di lasciar perdere.
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