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Giro di Svizzera 2019: il pronostico con i favoriti a metà corsa

Scritto da: Nino Lucchesi
Scritto il: 20.06.2019

Il Giro di Svizzera è arrivato a metà percorso. Ora si comincia a fare sul serio con le tappe di montagna più dure, dove i favoriti, anche in chiave Tour de France, non potranno più nascondersi. Fino a questo momento il Tour de Suisse ci ha raccontato la rinascita di due campioni in ombra nei mesi scorsi: Peter Sagan e il nostro Elia Viviani.

Il logo del Tour de Suisse 2019 e un ciclista generico

Sagan e Viviani in grande spolvero al Tour de Suisse 2019.

Tour de Suisse 2019: cosa è successo fin qui

Il Giro di Svizzera 2019, ottantatreesima edizione di una delle corse a tappe di ciclismo più importanti alle spalle dei tre grandi giri, ha visto fino a questo momento cinque tappe, compresa la crono inaugurale di 9,5 chilometri di Langnau im Emmental. Le quattro frazioni in linea non presentavano altimetrie impossibili e si sono rivelate adatte ai corridori veloci, consentendo a due tra i ciclisti più deludenti di questa prima parte di stagione di prendersi delle parziali rivincite. Lo slovacco Peter Sagan, grande sconfitto nelle classiche del nord, è riuscito ad imporsi nella terza frazione, dopo il secondo posto del giorno precedente alle spalle di Sanchez, arrivando ad indossare anche la maglia di leader della corsa.

Giro di Svizzera dolce come il miele anche per il velocista italiano Elia Viviani, uscito a mani vuote e a testa bassa dal Giro d’Italia, ma che ha saputo rilanciarsi alla grande in terra elvetica. Due vittorie di tappa per lui, nella quarta e nella quinta frazione, la seconda non pronosticabile vista l’altimetria tutt’altro che semplice del percorso. Vittorie queste che assumono un valore ancora maggiore se si tiene presente il parterre di rivali dello sprinter veneto: oltre al tre volte campione del mondo Sagan, Viviani è riuscito a tenersi dietro gente del calibro di Matthews, Degenkolb, Van Avermaet, Kristoff e Trentin.

La quarta frazione vinta da Viviani ha visto come protagonista, questa volta per via della sfortuna, anche Geraint Thomas. Il ciclista britannico, vincitore del Tour de France 2018, è caduto nel finale della frazione ed è stato costretto al ritiro. Gli esami hanno scongiurato eventuali fratture e parteciperà al Tour, ma il campione del team Ineos avrà bisogno di modificare il programma di avvicinamento alla Grand Boucle, che ha già perso per cadute due protagonisti assoluti come Froome e Dumoulin, e il suo stato di forma è tutto da valutare.

Il percorso delle prossime tappe e i favoriti

Il percorso delle restanti tappe del Giro di Svizzera vede ora i corridori affrontare le montagne vere. La sesta tappa con arrivo a Flumserberg è breve (120 km) ma presenta un’altimetria molto dura e sarà l’antipasto del tappone di venerdì con arrivo sul San Gottardo dopo 216 chilometri di corsa. Sabato la cronometro individuale di Goms (19 km) potrebbe essere decisiva per la classifica finale.

Del ritiro di Thomas, tra i favoriti principali al successo finale, si è già scritto. In corsa per la maglia di leader di domenica a Goms restano però tanti altri pretendenti. Il principale favorito a questo punto, secondo i principali siti di scommesse italiani, resta il giovane colombiano Egan Bernal (quotato a 1.57), quindicesimo al Tour de France lo scorso anno, ma che in salita ha già mostrato di essere tra i più forti. Alle sue spalle troviamo lo scalatore spagnolo Enric Mas, secondo alla Vuelta 2018, dato a 7.00 dai bookmaker. Le prossime tappe saranno utili anche per capire lo stato di forma di Fabio Aru: il sardo, dato a 41.00, è un’incognita per via del lungo periodo di assenza dalle corse, ma è sempre in classifica a soli 7 secondi da Bernal.

Nino Lucchesi, l'autore di Truffa.net
Nel mio lavoro quotidiano ho un solo e unico obiettivo: evitare che i lettori possano incappare in truffe o raggiri online.
Scritto da: Nino Lucchesi